Col termine “incisione” vengono identificati due tipi di segni: quelli in rilievo e quelli in cavo.

L’incisione in rilievo è ottenuta da una matrice di legno o linoleum incisa con sgorbie e bulini, strumenti d’acciaio molto duri e affilati di varie forme e dimensioni. I materiali più utilizzati sono il legno di pero, ciliegio, melo, noce, faggio, bosso, ecc. e il linoleum, un materiale morbido, facilmente lavorabile e di basso costo.
Il disegno viene riportato specularmente (dx-sin) sulla tavola. La parte scavata risulterà bianca nella stampa mentre la parte in rilievo, inchiostrata in superficie con un rullo di gomma, verrà impressa sulla carta per mezzo di una stecca di legno o di un torchio tipografico.

L’incisione in cavo viene praticata su matrici metalliche in maniera diretta (zinco, rame, alluminio, ottone, plexiglass, incise con punte d’acciaio molto dure e affilate oppure in maniera indiretta mediante l’utilizzo di acidi e mordenti. In quest’ultimo caso la lastra viene immersa per un certo tempo nell'acido che asporta il metallo lasciando delle cavità che vengono riempite con inchiostro calcografico, depositato con un tamponei. Dopo eliminazione dell’inchiostro eccedente, effettuato con una garza chiamata "tarlatana", il disegno viene stampato mediante la pressione del torchio calcografico su un foglio di carta preventivamente bagnata.

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