A lungo ho sperimentato per liberarmi dal vincolo della virtuale tridimensionalità: mi sono perso nell’impossibile e, fortunosamente, ha fatto breccia in me la percezione di aver simulato una quarta dimensione, che trova espressione nel proiettare parzialmente l’opera in avanti e all’indietro esternamente al proprio perimetro.

Piergiorgio Barranca